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Continua la persecuzione dei presidianti del porto di Oristano – Denunce e perquisizioni

11 denunce “per aver impedito con il proprio corpo il transito di un convoglio di diversi automezzi e autocarri sedendosi e sdraiandosi al centro della carreggiata tanto da impedire al convoglio di proseguire la marcia” ….. verso la devastazione della terra sarda.

Denunciati per aver “usato il proprio corpo” , un reato si direbbe “ armato di proprio corpo” da perseguitare e da perseguire perché quella è l’arma più potente che possiede un popolo.
Quale altra arma, se non i propri corpi, può usare la gente di un popolo che vede la propria terra e il proprio futuro devastati e compromessi dalla complicità tra uno stato coloniale e le multinazionali corsare?
Si vuole spingere la gente sarda ad azioni inconsulte per poi criminalizzarle?
Ci credono davvero così ingenui da uscire dalla protesta pacifica e ricorrere alla violenza, ad usare la stessa violenza che loro stanno usando con noi presidianti?

Non cadremo nella trappola, continueremo ad opporre civiltà a barbarie, la nostra lealtà pacifica alla vostra legalità violenta che toglie i presidi sanitari, gli spazi pubblici e gli esercizi pubblici ai presidianti e li denuncia e chiede sanzioni che vanno da 1.000 euro a 4.000 euro.

Anche questo pomeriggio sono continuate le intimidazioni con i controlli al bar del porto e ad un chiosco.

Nel contempo nell’assemblea ANCI si propone un documento da far votare ai sindaci sardi, un vero documento salvagente per la giunta Todde che naturalmente speriamo non venga votato da tutti i sindaci liberi dalla sudditanza ai partiti italiani.
Nel documento, non solo non si esprime un briciolo di solidarietà ai presidianti del porto di Oristano e di Selargius ma si cerca di addossare tutte le responsabilità alle sole multinazionali dell’energia e non si citta neanche il vero responsabile del disastro che incombe sui sardi. Non si dice che quei corsari dell’energia sono autorizzati dallo stato italiano e come nell’800 con il taglio dei boschi lo stato sta autorizzando la devastazione della terra dei sardi.

Ai persecutori della ribellione sarda riconosceremo il titolo di “servitori più realisti del re” e non ci dimenticheremo di ricordarli tra i collaborazionisti del dominatore di turno quando saranno i sardi a scrivere la storia del loro popolo. Prima o poi il volume della italianada in Sardegna si chiuderà, avrà il titolo di “Sardegna Italina” e andrà a prendere polvere insieme a Sardegna Fenicia, …. Romana, … Aragonese, …. Pisana e altri simili.

Solidarietà ai denunciati del presidio che con il loro corpo e il loro cuore hanno fatto ciò che ogni sardo dovrebbe fare per onorare la propria “Responsabilità Generazionale” e difendere la nostra dignità, la nostra terra e il futuro dei nostri figli.

SARDIGNA 31/07/2024 – Annu 163u Dominatzione Italiana
Comitadi SOBERANIA ENERGETICA
Sardigna Natzione Indipendentzia

Immagine: algheronotizie.com

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