Quando è la geopolitica degli stati e dell’imperialismo che decide le sorti dei popoli la guerra diventa uno strumento possibile se non normale per imporre la pace imperialista.
UCRAINA – LIBERARE PER LIBERARSI – Se si vuole la pace l’Ucraina disarmi Putin gli tolga il pretesto della guerra.
E’ evidente che in Ucraina si stanno scontrando due imperialismi entrambi responsabili delle guerre, delle instabilità e della fuga di milioni di persone che non trovano più le condizioni per vivere nelle loro terre martoriate dalle guerre, dai bombardamenti e dalla distruzione di habitat e risorse.
L’Ucraina non è che l’ultima terra devastata dalla sete di potere e di sopraffazione degli imperialismi e dalla loro voglia di espansione, da una parte la Russia che vuole ricostituire l’Impero Sovietico”, dall’altra la NATO (leggi Stati Uniti) che vuole allargarsi.
Sono gli stessi imperialismi che hanno causato il disastro dell’Afghanistan, della Libia, dell’Iraq, dell’Iran e di tanti altre parti della terra oggi in perenne stato di guerra e di distruzione.
Tutti questi disastri sono stati giustificati con pretesti di comodo e con pretesti di comodo si sta giustificando l’aggressione della Russia all’Ucraina, da una parte Putin che dice di aver invaso l’Ucraina per difendere i diritti dei popoli del Donbass e combattere i nazisti che si annidano in Ucraina e dall’altra gli Stati Uniti e gli stati d’Europa che reagiscono per difendere l’integrità territoriale di uno stato sovrano, quello dell’Ucraina, integrità sacra imposta dalla regola di uno stato una nazione, un popolo.
E’ l’Ucraina che secondo noi può tentare una risoluzione di pace, lo può fare dando un segno deciso di geopolitica democratica che tolga la maschera di difensori de diritti dei popoli agli imperialismi, a quello orientale e a quello occidentale.
Zelensky , per nome e per conto del popolo ucraino, riconosca le due repubbliche del Donbass, riconosca le repubbliche di Donetsk e di Lugansk e sciolga i corpi armati neonazisti che si annidano nelle forze armate ucraine, tolga così a Putin l’arma più potente che possiede, tolga alla Russia la maschera pretestuosa che si è messa per motivare una guerra di espansione.
Allo stesso tempo l’imperialismo occidentale freni la corsa espansionistica della nato ( leggi sempre Stati Uniti) accetti l’Ucraina in Europa e riconosca le repubbliche del Donbass liberandole in questo modo anche dal protettorato di dominazione che Putin vuole imporre.
In quanto ai tricolori uniti nella difesa dell’integrità dello stato Ucraino non ci stupiamo perché vengono da uno stato, quello italiano, costruito unicamente da guerre di espansione, imprigionato da una costituzione che impone lo Stato Nazione e cancella i popoli che tiene in sudditanza.
Nessuna condivisione dunque, da parte di noi indipendentisti, di appelli pacifisti in nome o in richiamo della costituzione italiana, di quella costituzione che nega persino l’esistenza della nazione sarda, ne nega la storia, la cultura e la gente. Noi siamo contrari alla guerra, aborriamo la guerra, ma riteniamo che la guerra sia quella che pratica l’aggressore non quella alla quale è costretto per legittima difesa l’aggredito. Il pacifismo di alcuni non può chiedere all’aggredito di farsi annientare dall’aggressore, la reazione armata o no sia il popolo aggredito a deciderla e la decisione venga rispettata da tutti, noi indipendentisti sardi saremo i primi a farlo e ad aiutare il popolo aggredito nei modi e con i mezzi che loro chiederanno, nessuno escluso.
Sardigna 04/03/2022
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