PER CONOSCERE SARDIGNA NATZIONE INDIPENDENTZIA
ORGANIZZAZIONE – CONTINUITA’ – COERENZA – APERTURA
E’ FUORI DALLE GABBIE, E’ CON LA GENTE, E’ GENTE
SNI
– E’ la madre dell’indipendentismo moderno.
– Crede nella forza degli indipendentisti uniti.
– Vuole da sempre l’unione degli indipendentisti.
– E’ pronta a rinunciare ai propri simboli di movimento per favorire l’unione in ambito indipendentista o nazionalista, come ha fatto con, SA MESA, SARDIGNA LIBERA, UNIDADE INDIPENDENTISTA, SOBERANIA.
– E’ disponibile a qualsiasi confronto condiviso, in ambito indipendentista e nazionalista.
– Crede nella “Casa Comune dei Sardi”, in ambito nazionalista.
– Non ha padroni ne ad Arcore ne a Roma, risponde solo al proprio popolo.
– Non ha fatto e non farà mai alleanze organiche con partiti politici italiani, in ambito nazionale e in tutti gli ambiti in cui figurano simboli politici italiani.
– Vuole aprire le gabbie politiche e sociali e essere gente tra la gente.
– Legge il cervello collettivo del popolo sardo e ne segue le aspettative.
– Considera i lavoratori e le aziende la spina dorsale dell’individuo Sardigna.
– Considera il territorio un bene da tutelare e un organo vitale dell’individuo Sardigna.
– E’ pronta a difendere la salute del popolo sardo e del suo territorio a qualunque costo.
– Crede che la cultura sarda sia in grado di generare modelli sociali ed economici migliori di quelli imposti e unici in grado di portare prosperità e orgoglio al popolo sardo.
– Crede che la lingua sarda sia il codice migliore per far produrre categorie e modelli figli della cultura sarda, ad essa organici e organici alla prosperità dei sardi.
– Crede che standard linguistico sardo sia indispensabile nell’ambito nazionale e le varianti linguistiche debbano essere tutelate nell’ambito locale.
– Crede nel bilinguismo con il sardo coufficiale con l’italiano e non vuole imporre il sardo come unica lingua ufficiale .
– E’ stato sempre coerente con le sue idee e col suo progetto politico.
– E’ un movimento democratico fluido e aperto anche nei quadri dirigenziali.
– Da spazio a chi si impegna e antepone gli interessi collettivi a quelli personali.
– Ha sempre visto prima degli altri i problemi e le aspirazioni dei sardi.
– Pone in condivisione con altri le proprie iniziative.
– Crede nella continuità resistenziale del popolo sardo.
– Non condanna ma contestualizza i sardisti del passato.
– Crede che l’indipendentismo sia la parte più consapevole del sardismo, inteso come pensiero universale (Simon Mossa)
– Crede e pratica la non violenza.
– Crede che la violenza sia l’azione dei dominatori e non la reazione degli oppressi.
– Crede che la nazione sia condivisione e che chi divide i sardi su questioni storiche, di lingua, di simboli nazionali o di classe, indebolisca la nazione e la lotta di liberazione nazionale.
– Crede che lotta di liberazione nazionale e lotta di classe siano compatibili, ma la prima è una dinamica esterna e ci deve vedere uniti contro l’oppressore mentre e la seconda è una dinamica interna giusta ma non deve indebolire l’individuo nazione.
– Crede che il popolo sardo, con la sua cultura, con la sua lingua e con i suoi codici sia in grado di elaborare modelli sociali ed economici complessi e moderni adatti alla sua realtà di futura indipendenza.
– Pensa che l’indipendentismo debba essere laico.
– Crede che l’interclassismo sia indispensabile nella lotta di liberazione nazionale.
– Crede che l’essere nazione sia un bene indisponibile.
– Riconosce la bandiera dei 4 mori come unica bandiera della nazione sarda e in suo nome i propri militanti sono pronti a combattere anche contro chi in nome del vessillo tricolore italiano mantiene ed intermedia la sudditanza dei sardi verso l’Italia.
– Non si riconosce nella bandiera tricolore italiana ed i suoi aderenti non sono disponibili a combattere per essa ma sono pronti ad ammainarla in quanto vessillo dell’ultimo usurpatore del popolo sardo.
– Non si riconosce nella costituzione dello stato italiano;
– Contravviene consapevolmente al principio di unicità della nazione italiana; vuole la rottura dello stato italiano per poter liberare la nazione sarda.
– Non riconosce la polizia ed i tribunali italiani.
– Considera prigionieri politici tutti i carcerati per reati, non violenti, commessi contro lo stato ed il suo patrimonio nell’ambito della lotta per l’indipendenza della Sardegna;
– Pur mantenendo il rispetto personale per i figli della Sardegna in divisa, considera truppe di occupazione tutti i corpi armati con divisa italiana presenti nel territorio sardo.
SNI CREDE NELL’ORGANIZZAZIONE, L’INDIPENDENTISMO ORGANIZZATO E’ PIU’ FORTE
L’essere organizzati ha permesso di:
– Smantellare la speculazione edilizia della Bagaglino Country a Punta Su Turrione a Stintino.
– Denunciare le speculazioni edilizie nelle coste sarde, tra le quali quella depositata alla procura di Tempio per gli abusi a Punta Lada (Porto Rotondo).
– Scoprire le discariche della chimica.
– Entrare nella zona militare di La Maddalena.
– Sbarcare nel poligono di tiro di Teulada.
– Fare la lotta contro i devastatori di Furtei
– Fare la denuncia a tutte le procure per i danni alla salute fatti al territorio ed al popolo sardi dalle industrie coloniali.
– Mangiare un vocabolario italiano di fronte al Consiglio Regionale per difendere la lingua sarda.
– Costruire un casetta in mattoni nella piazzetta centrale di Porto Cervo con licenze edilizia della giudicessa Elena di Gallura, per protestare contro la speculazione edilizia di lusso.
– Manifestare contro il cerimoniale della “bandiera italiana più lunga”.
– Organizzare in Sardegna una sessione della CONSEU, Conferenza delle Nazioni Senza Stato.
– Essere presenti a Nizza, a Genova, a Barcellona e a Firenze nelle mobilitazioni contro la globalizzazione.
– Portare un bandiera sarda in Cecenia ed esporla in prima linea contro i russi.
– Partecipare a Barcellona, con un corteo sardo alla manifestazione a favore dello statuto catalano.
– Partecipare alla commissione per la modifica della Costituzione Europea in favore delle nazioni senza stato.
– Fare la cerimonia del giuramento di fedeltà alla bandiera nazionale sarda di fronte a Montecitorio durante i lavori della Bicamerale italiana.
– Mandare un presidio in Euskadi per salvare i loro circoli dalla chiusura. La presenza di uno straniero impediva alla polizia spagnola di procedere nell’azione di repressione.
– Fermare lo sbarco dei rifiuti coloniali al Porto Canale.
– Fare un indagine e scoprire i responsabili del traffico illegittimo dei maialetti taroccati come sardi.
– Esser compartecipi attivi per la lotta vincente contro il termovalorizzatore di Ottana.
– Aver fatto deliberare alcuni comuni della Sardegna per cancellare i Savoia dalle strade sarde.
– Aver affrontato un processo per aver reagito all’offesa dei Savoia verso il popolo sardo.
– Aver sostenuto la vertenza entrate che SNI aveva sollevato già dal 1985.
– Manifestare di fronte alla sede della Commissione Europea a Bruxelles per la cancellazione della Sardegna dalla rappresentanza europea.
– Organizzare le “Die de Sa Vardiania” contro il nucleare, contro i poligoni militari e contro i radar.
– Manifestare contro l’umiliazione dei cerimoniali relativi al 150° dello stato colonizzatore italiano.
– Essere attivi e presenti nelle mobilitazioni in favore dei pastori, delle partite iva e degli espropriati di Terra Segada.
– Batterci contro la criminalizzazione dell’indipendentismo.
– Organizzare un grande evento internazionale, delle nazioni senza stato, in occasione del G8 a La Maddalena.
– Presentare liste a tutte le elezioni importanti.
Queste sono alcune delle iniziative che abbiamo potuto fare perché organizzati, perché molti di noi hanno sacrificato le aspettative personali ed hanno più spazio alla condivisione.
Sardigna Natzione è condivisione, è indipendentismo condiviso, ha una struttura in cui tutti i colori trovano spazio e contribuiscono ad un suo rinnovamento continuo e dinamico pur conservando i valori ed i principi che ne hanno determinato la genesi.
SNI E’ A COLORI – AGGIUNGI IL TUO COLORE.
GIURAMENTU DE SU MILITANTE
DEO MILITANTE INDIPENDENTISTA DE SARDIGNA NATZIONE INDIPENDÈNTZIA FÌGIU LÌBERU DE SARDIGNA, IN FIDE MEA E PRO CANTU CAMPO,
BASENDE E ONORENDE SA BANDERA DE SOS BATOR MOROS,
BANDERA NATZIONALE DE SA NATZIONE SARDA, ÙNICA PÀTRIA MEA
GIURO
– DE SIGHIRE SA PELEA CONTRA S’ISTADU ITALIANU, ÙRTIMU USURPADORE DE SA NATZIONE SARDA BENAS A CHI SU PÒPULU SARDU NON TORRET SOBERANU SUPRA SU TERRITÒRIU SARDU, SUPRA SU CHELU CHI B’EST SUPRA E SUPRA DE SU MARE CHI B’EST A IN TUNDU.
– DE SIGHIRE SA PELEA PRO TORRARE A SU PÒPULU SARDU SA LIMBA, S’ISTÒRIA E SA CULTURA CHI SU COLONIALISMU ITALIANU L’ AT FURADU E CUBADU .
– DE SIGHIRE SA PELEA PRO SARBARE DAE SOS VENENOS SU TERRITÒRIU SARDU E LU CUNSERVARE SANU PRO SOS FÌGIOS DE SARDIGNA IMBENIENTES
– DE SIGHIRE SA PELEA PRO SOS DERETOS SOTZIALES DE OGNI PERSONE PRO CHI OGNUNU APAT TRABALLU, DIGNIDADE E PROSPERIDADE
– DE ESSERE SEMPER A S’ALA DE TOTU SOS PÒPULOS PRESOS E IMPEDIDOS CHE A SU PÒPULU SARDU. GIURO TOTU SU NADU E CHI SU GIURAMENTU DE OE CHE BOGAT SIGNIFICADU A TOTU SOS GIURAMENTOS CHI SU COLONIALISMU M’AT A CUSTRÌNGHERE A FAGHERE IN NÙMENE DE SU PÒPULU SUO, IN UFÌTZIOS, IN TRIBUNALES, PRO INCÀRRIGOS O PRO CALE SIAT ÀTERA COSA O IN CALE SIAT ÀTERU LOGU.