Papa Francesco ha chiesto scusa per i danni fatti dall’integrazione forzata perpetrata tramite le “Scuole residenziali per l’assimilazione della cultura dominante” tra le quali vi erano anche collegi cattolici, finanziate e sostenute dal governo Canadese.
Tali scuole avevano il compito di sradicare la cultura e le lingue delle popolazioni indigene assoggettate dal Canada.
Tanti di noi sardi ci siamo sentiti all’unisono con Papa Francesco e, senza se e senza ma, abbiamo pensato di indossare, come lui, il copricapo piumato per manifestare la nostra solidarietà alle popolazioni indigene costrette a sentirsi canadesi pur non essendolo.
Tra quei tanti sicuramente pochi si saranno accorti che la situazione della popolazione indigena sarda non è molto diversa da quella de Canada.
La “Scuola Italiana in Sardegna” non è diversa dalla “Scuola Residenziale Canadese”, forse non ha gli stessi metodi costrittivi, ci si è limitati alle bacchettate e le inginocchiature sui ceci, ma gli obiettivi sono gli stessi, cancellare la cultura e la lingua indigena ed imporre la cultura dominante costringendo i sardi a sentirsi italiani a poderiu.
La Scuola Italiana, come quella canadese, è una macchina culturale che trasforma i sardi in italiani e come diceva Frantziscu Masala “Gai, totus sos pitzinnos de idda, intraiant in iscola abistos e allirgos è nde bessiant tontos e caritristos. F. Masala”.
A scuola si entra Shardana e si esce Centurioni.
Ha ragione Papa Francesco non ci sono culture superiori alle altre ma ci sono culture dominanti e culture dominate. Il rapporto non è culturale ma di dominazione coloniale dove il dominatore impone la propria cultura al dominato non perché è superiore ma per cancellare il popolo dominato e integrarlo forzatamente nel suo ambito nazionale. Il dominatore sa che il popolo senza propria cultura e propria lingua è cancellato e perde il possesso della propria terra e che quella terra sarà sua.
La terra delle popolazioni indigene dell’attuale Canada è oggi dello stato canadese e lo stesso sarà per le terre dei sardi, saranno dello stato italiano e il popolo sardo sarà cancellato, forzatamente come quello delle popolazioni indigene del Canada.
A QUANDO LE SCUSE PER IL GENOCIDIO SARDO?
SARDIGNA 31/07/2022
CUSSITZU NATZIONALE DE SNI
Imàgini pigada de s’Ansa